Utilizzati come bagni termali, nel 1217 gli Astroni furono scelti da Federico II come luogo dove curarsi. Più avanti, verso la metà del XV secolo, Alfonso I d’Aragona fece degli astroni la sua personale riserva di caccia reale vennero trasformati in riserva di caccia Reale. Grazie a lui, il luogo si popolò di cinghiali, cervi, caprioli e uccelli.
Dopo una breve pausa, durata fino al 1739, in cui l’area passò in mano ai Gesuiti, tornò ad essere riserva di caccia per opera di Carlo III di Borbone.